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In genere nelle storie di teatro russo tra il "Minorenne" di Fonvizin (1782) e "L'ispettore generale" di Gogol' (1836) c'è un vuoto di oltre cinquant'anni: un lungo periodo che induce a leggere la vita teatrale russa di questo arco di tempo come una parentesi spenta, dominata da testi stranieri e adattamenti di scarsa qualità. Fu invece un'epoca di grande fermento, in cui il teatro occidentale forniva sì modelli e riferimenti, ma questi trovano riscontro in una vita teatrale fervida di ricerche e di prove. Un contributo a questa maturazione viene da Aleksandr Sachovskoj. La sua commedia è una graffiante parodia della moda del "dramma contadino" e del "viaggio sentimentale", in polemica con la corrente del "sentimentalismo" dominante dell'epoca.